La dislessia

TESTIMONIANZE S. (17 anni) Guarda la pagina scritta, può vedere le lettere, può dire il nome di queste lettere e anche il loro suono, ma spesso necessita di un buon momento per dire la parola che queste lettere formano. “Io vedo un muro, un ostacolo da sormontare”. Alcune parole sono per lui più facili da formulare di altre: “riesco a recepire parole lunghe come “elettricità” ma faccio fatica con altre più corte come “anno”. T.(11 anni) di fronte ai numeri: “Quando vedo 1,5 vado in crisi, non capisco ; guardo il numero da tutte le parti da sinistra a destra , da destra a sinistra,…(con un gesto della mano gira il foglio sottosopra)… e non riesco a continuare”. C. (adulta) Nella lettura ad alta voce si imbrogliano le parole (inverte lettere o sillabe all’interno della parola). A volte deve fermarsi e rileggere per ritrovare il senso. M. (9 anni) Quando vede i numeri a tre cifre, piange, non riesce a calcolare eppure sa calcolare con i numeri a 2 cifre. QUALI SONO LE CAUSE DI QUESTI VISSUTI Nella lettura intervengono due tipi di processi: 1. Processi seriali che ci permettono di leggere parole sconosciute, riconoscendo lettera per lettera. 2. Processi paralleli che ci permettono di riconoscere globalmente parole che incontriamo spesso. Questi processi si automatizzano sempre più e questo crea un abile lettore. Nella persona con dislessia questi processi non funzionano. Gli studi anglossasoni più recenti individuano come causa un intoppo neurologico. Ciò porta il dislessico ad utilizzare maggiormente la parte destra del cervello già in tenera età, causando delle situazioni di confusione di fronte a stimoli o compiti che richiedono un intervento prioritario della parte sinistra del cervello: uno di questi è la lettura. Vi sono poi dei fattori esterni che aumentano la confusione (stanchezza, fame, sovrastimolazione,allergie, medicamenti,….) COME SI MANIFESTA LA DISLESSIA? Lettura lenta, stentata, non sempre corretta, comprensione inadeguata, rapido affaticamento, confusione tra parole simili per forma e contenuto, presenza di molti errori di tipo fonologico, ortografico o grammaticale, difficoltà ad imparare i giorni della settimana, mesi, difficoltà nel contare indietro e difficoltà spazio temporali. MIO FIGLIO È DISLESSICO? I genitori possono svolgere le seguenti osservazioni e poi prendere contatto con uno specialista. Lo studio Dislexia è a vostra disposizione per domande, dubbi, incertezze. 1. In età prescolastica – Il vostro bambino non é interessato a giochi con suoni linguistici come ripetizioni, rime e filastrocche –...
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